Associazione Mia Neri Foundation Onlus
Per la ricerca in oncologia pediatrica e per la sensibilizzazione dei giovani alla solidarietà
L'ASSOCIAZIONE MIA NERI FOUNDATION ONLUS è un ente no profit costituita in seguito alla scomparsa, il giorno 8 agosto 2014, di Mia Neri a causa di un tumore cerebrale incurabile.
Mia era una bambina di 11 anni, il cui comportamento eroico nel corso della malattia ha ispirato famigliari e amici a intitolarle un'Associazione la cui missione principale è quella di raccogliere fondi (donazioni, 5 per 1000, lasciti testamentari) per sostenere la ricerca nel campo dell’oncologia pediatrica con particolare attenzione ai giovani ricercatori che intendano dedicarsi a questo difficile compito. I fondi raccolti provengono sia da elargizioni liberali da parte dei soci, dei simpatizzanti, di Enti che hanno conosciuto e apprezzato le attività dell'Associazione, che dalla vendita di gadgets o dalla organizzazione di eventi musicali, teatrali o sportivi.
Missione correlata è quella di diffondere consapevolezza sul grave problema dei tumori dei bambini, che in troppi casi mancano di cure efficaci, e a far crescere, soprattutto nei bambini stessi e negli adolescenti, la cultura della solidarietà e della condivisione. Sede privilegiata di questa missione è l'Istituto Scolastico Nitti, la scuola media che Mia aveva cominciato a frequentare prima dell’insorgere della sua malattia.

L'Associazione Mia Neri Foundation è lieta di annunciare che la Dr.ssa Ana Belen Diaz dell’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena (Roma) ha ricevuto un finanziamento di 25.000 € per svolgere una ricerca dal titolo Applicazione di una CRISPR-Cas9 library per identificare, in linee cellulari di glioblastoma, microRNA con funzioni sensibilizzanti alla terapia standard. La ricerca si svolge con la supervisione della Dr.ssa Giulia Maria Rizzo ed è supportata da una donazione della Cassa Sovvenzioni e Risparmio fra i Dipendenti della Banca d'Italia. Si tratta di un progetto di alto valore scientifico che ha come realistica prospettiva quella di superare la resistenza alle attuali terapie, tipica del gliobastoma in età pediatrica. L'Associazione augura alla Dr.ssa Diaz il miglior successo.